Stipulare un mutuo è sicuramente un’operazione che richiede una certa attenzione dato che ci può legare per parecchi anni. Ovviamente diventa fondamentale che la rata che andremo a pagare mensilmente non sia troppo impegnativa da affrontare, in modo che possa permetterci di vivere adeguatamente nonostante l’esborso mensile.
È indispensabile, a seconda del periodo in cui si decide di sottoscrivere questo tipo di contratto, essere informati sui tassi che offre il mercato in quel determinato momento e capire se può essere più vantaggioso affidarsi ad un fisso piuttosto che ad un variabile. Tenete presente che anche una piccola variazione del tasso, sopratutto per importi molto elevati, può rappresentare un costo maggiore non indifferente. L’Euribor e l’Eurirs o Irs di cui sicuramente avrete già sentito parlare sono sono il parametro di riferimento con cui poi è calcolato il tasso d’interesse finale, ma è sicuramente il punto di partenza.
Differenza tra Eurirs ed Euribor
Il tasso Eurirs o semplicemente Irs (Interest Rate Swap) è il principale tasso interbancario di riferimento per i mutui a tasso fisso. Il tasso Euribor, invece, è utilizzato come parametro per l’indicizzazione dei mutui a tasso variabile.
Entrambi sono comunicati giornalmente dalla Banca Centrale Europea e calcolati in base alla media delle operazioni delle banche europee.
Ovviamente l’Eurirs, dovendo essere utilizzato per le operazioni a tasso fisso, e quindi rimanere invariato per tutta la durata del contratto, verrà preso in considerazione quello riferito alla durata del mutuo che andremo a stipulare (ad esempio 15, 20 o 30 anni); mentre per quanto riguarda l’Euribor si sarà più in balia dei cambiamenti di mercato, comunque solitamente il più utilizzato è quello a 1 o 3 mesi, talvolta quello a 6 mesi.
Controllare e tenersi aggiornati sui tassi: sfruttiamo la piattaforma del Sole 24 ore
Come già detto in precedenza, i tassi d’interesse Eurirs ed Euribor vengono comunicati giornalmente dalla BCE, quindi al di là delle prospettive di rialzo o decrescita nel lungo periodo, subiscono delle piccole variazione anche da un giorno all’altro.
Fondamentale è quindi avere bene in mente in che direzione si stanno muovendo i tassi e capire quale può essere la scelta più vantaggiosa, e sopratutto economica, per il mutuo che abbiamo in mente di stipulare.
Fortunatamente ad assolvere a questo scopo ci viene in aiuto il Sole 24 ore, principale testata giornalistica in ambito economico e finanziario, che riporta in tempo reale i tassi ufficiali comunicati dalla BCE e che sicuramente verranno utilizzati dalla banche nell’impostare l’operazione di mutuo. Di seguito vi elenchiamo entrambi i link per i due tipi di tasso:
IRS: https://finanza-mercati.ilsole24ore.com/reddito-fisso-e-tassi/tassi/irs/irs/irs.php
EURIBOR: https://finanza-mercati.ilsole24ore.com/reddito-fisso-e-tassi/tassi/euribor/euribor.php
Conclusioni
Vi consigliamo di utilizzare i link sopra indicati per tenervi sempre informati sull’andamento dei tassi qualora siate nel difficile periodo della vita nel quale si decide di affrontare un mutuo. Solitamente i tassi variabili possono essere più vantaggiosi sulle scadenze brevi, mentre il tasso fisso può dare maggiore sicurezza sulle durate lunghe. Importante è ovviamente anche aggiornarsi sulle prospettiva di crescita o discesa di tali parametri negli anni futuri; anche in questo caso il Sole 24 ore pubblica degli interessanti articoli che ci aiutano a non sbagliare decisione. La scelta del tasso di riferimento è il primo grande passo per iniziare un mutuo.
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