Stipulare un mutuo molte volte è indispensabile quando si deve acquistare una casa o un qualsiasi immobile, ma c’è da sapere che questa operazione porta con sé numerosi costi che devono essere valutati attentamente. I primi costi che bisogna fronteggiare sono tutti quelli che riguardano gli interessi che ci sono sul capitale da restituire mensilmente a chi emette il mutuo.
Ma non solo, perché su un mutuo possono esserci anche degli oneri accessori che devono essere valutati prima di procedere con l’acquisto dell’immobile. Tutte le spese degli oneri accessori di un mutuo sono a carico del cliente e possono essere di importo variabile, quindi non sono uguali per tutti. In questo articolo capiremo nello specifico quali sono gli oneri accessori e quali sono soggetti alla detrazione.
Quali sono gli oneri accessori di un mutuo?
Il mutuo comporta una serie di costi che devono essere necessariamente saldati per far sì che tutto sia a norma. Gli oneri accessori sono i costi aggiuntivi, in particolar modo tutto quello che riguarda il rimborso del finanziamento e le spese che sono necessarie per la sua attivazione. Tra gli oneri accessori di un mutuo è possibile trovare tutte le spese per l’istruttoria della pratica, le perizie che accertano il reale valore dell’immobile, le parcelle del notaio, le relazioni preliminari e un’eventuale cancellazione dell’ipoteca nei registri immobiliari.
Le spese accessorie sono obbligatorie e chiunque abbia intenzione di stipulare un mutuo non può ritirarsi da questi obblighi, quindi non vi è alcun modo di poter risparmiare a riguardo a meno che non rientrano nelle spese che possono essere detraibili. Anche gli interessi più noti come TAN e TAEG fanno parte delle spese accessorie di un mutuo che però possono essere in parte detraibili. In seguito sarà possibile leggere nel dettaglio gli oneri che possono essere detraibili o meno.
Detrazione IRPEF degli interessi e degli oneri accessori
Siccome il mutuo non è affatto un percorso semplice, ci sono vari supporti messi a disposizione che prevede la detrazione dell’IRPEF per una percentuale pari al 19% di tutti gli interessi che vengono pagati sulle ipoteche di un mutuo, le varie ristrutturazioni da effettuare per una cifra pari a 2,580 euro.
Questa manovra è regolata da una legge che fissa varie condizioni, infatti non riguarda solo tutti gli interessi passivi. Come abbiamo già detto tutti gli oneri accessori rientrano nelle spese nell’acquisto di un immobile e nel corso degli anni è divenuto importante trovare una soluzione anche per coloro che non hanno una situazione finanziaria completamente stabile.
Gli oneri accessori che sono detraibili
Come abbiamo già detto ci sono parte degli oneri accessori che possono essere detraibili, ora capiremo nello specifico quali sono. Secondo l’Agenzia delle Entrate tra gli oneri che sono considerati detraibili sono inclusi i seguenti:
- tutti gli oneri fiscali che comprendono la cancellazione di un’eventuale ipoteca o l’imposta che sostituisce il capitale prestato;
- la commissione che spetta agli istituti di credito per la loro attività di mediazione;
- la provvigione per lo scarto rateizzato e tutte le spese che riguardano una perizia tecnica;
- l’intero importo delle somme che sono sottoposte ad una variazione del cambio della valuta.
Inoltre, sono anche detraibili tutte le spese notarli, ovvero l’onorario del notaio che si occupa di stipulare il contratto e tutte le spese che vengono sostenute. Se il contribuente ha depositato il denaro al notaio di un certo anno, quest’ultimo può emetterlo nella fattura dell’anno seguente. In ogni caso, il contribuente deve sempre conservare tutta la documentazione con eventuali date, per la fattura che sarà emessa dal notaio.
Gli oneri accessori che sono esclusi dalla detrazione
Ma solo una parte delle spese sono detraibili, una piccola fetta rientra in quelle che sono escluse assolutamente dalla detrazione. Ad oggi si ritengono escluse tutte le spese che riguardano un’eventuale assicurazione dell’immobile, in questo non rientra assolutamente nel contratto del mutuo che viene stipulato. Inoltre, non sono detraibili tutte le spese che notaio che comprendono la stipulazione del contratto di compravendita le imposte inserite nel registro, tutte l’eventuale IVA da pagare e le imposte che riguardano ipoteche o catasti che sono collegate al trasferimento dell’immobile.
Infine, non hanno diritto alla detrazione tutti gli interessi che sono pagati quando si apre un credito bancario o tutti gli interessi relativi alla stipulazione di un mutuo. Nessuna detrazione riguarda anche gli interessi che vengono pagati quando si effettua un prefinanziamento, che viene stipulato prima di poter finanziare un mutuo e acquistare una casa o un immobile.
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