Trova mutuo: 7 Consigli per Risparmiare sul Mutuo

La scelta del mutuo da intraprendere non rappresenta affatto un particolare di secondaria e risibile importanza, ma un gesto importante, un gesto che non può e non deve affatto essere lasciato al caso. Questo perché si tratta di un finanziamento all’interno del quale deve essere attentamente vagliato ogni minimo aspetto, ogni minimo punto, così da non incorrere in quelli che potrebbero essere potenziali aspetti indesiderati. Ma come fare quindi a scegliere il mutuo che fa maggiormente al caso tuo? In seguito una breve carrellata contenente utili consigli a proposito.

Analisi della propria situazione familiare

Come facilmente si potrebbe dedurre, prima di procedere a qualsiasi scelta, cosa buona e giusta sarebbe analizzare accuratamente quella che è la propria situazione economica e finanziaria, in maniera tale di calibrare il mutuo opzionato a quest’ultima. Prima di richiedere qualsiasi mutuo, devi accertarti di possedere tutti i requisiti necessari allo scopo, così da non vederti bloccato tale finanziamento da qualsiasi istituto bancario tu voglia rivolgerti. La banca, infatti, prima di dirti si o no, svolgerà nei tuoi confronti una panoramica dettagliata di quella che è la tua situazione reddituale, dandoti alla fine di questa un parere positivo o negativo concernente la concessione del mutuo. Volendo scendete maggiormente nel articolare, la banca analizza i seguenti fattori:

  • gli impegni finanziari precedenti, impegnandosi a stabilire se questi non superino la soglia del 35% del reddito lavorativo che percepisci a scadenza mensile;
  • secondo, cosa non meno importante, la banca prende in considerazione non soltanto ciò che percepisci tramite il tuo lavoro, ma anche eventuali redditi che entrato in casa tua in maniera indiretta. Esempio lampante possono essere i canoni di locazione derivanti dal possesso di una ulteriore abitazione.

I costi

Qualora tu prenda la decisione di intraprendere un mutuo, sappi che questo prevede non soltanto delle rate mensili ed una scadenza temporale, ma anche e soprattutto dei costi, indipendentemente dal fatto che questi siano fissi o variabili. Dalle spese di istruttoria fino ad arrivare a quelle notarili, si tratta di spese che, messe insieme tra loro, potrebbero diventare se non altro relativamente gravose. Ma cosa tenere in considerazione quindi?

  • prima di tutto, opportuno sarebbe rivolgere un occhio attento ed oculato alle spese di istruttoria che la banca ti richiede, scegliendo magari quelle che ti fanno risparmiare;
  • inoltre, altro aspetto da attenzionare è rappresentato dalla spese notarili che, come si potrebbe immaginare, variano da professionista a professionista. Al fine di contenere al massimo i costi, potresti comparare le tariffe tramite siti specializzati o chiedendo un preventivo ad un numero considerevole di notai, procedendo in questo modo ad un confronto finale;
  • non dimenticare mai che l’aliquota per l’imposta sostitutiva risulterà inevitabilmente più bassa semmai tu destinassi il mutuo all’acquisto di quella che sarà la tua prima casa. 
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TAN e TAEG

La sigla TAN indica il tasso annuo e cambia i suoi connotati nel caso in cui si scelga di optare per un mutuo a tasso fisso o per un mutuo a tasso variabile. In altre parole, il TAN è l’interesse puro che matura sulla soma economica ricevuta sulla banca. Non sarebbe quindi una cattiva idea tenerlo il più basso possibile. TAEG invece sta ad indicare il costo globale del finanziamento ricevuto. Questo perché racchiude al proprio interno la totalità delle spese accessorie, tra cui la perizia e l’istruttoria. Consultando quindi il TAEG avrai una idea generale di quanto questo mutuo approssimativamente ti costerà. Presta molta attenzione a quello che la banca ti propone. Tieni, in particolare, la guardia alta alle banche che ti offrono condizioni di accesso relativamente favorevoli, cambiando poi le carte in tavola in corso di esecuzione.

Lo spread

Contrariamente allo spread che troppo spesso si sente menzionare per quello che concerne l’andamento borsistico, lo spread indica in questo ambito quello che la banca ricava dalla concessione del mutuo. Ovviamente, la misura dello spread sarà direttamente proporzionale a ciò che la banca ne guadagnerebbe. In altre parole, minore è lo spread, minore sarà quindi il ricavo dell’istituto finanziario.

Comprendere i diversi tassi

Il tasso variabile è composto sostanzialmente da due variabili: Euribor e Spread. Avendo provveduto in precedenza alla definizione dello spread, non resta che definire l’Eurobor, definibile come un indice di riferimento stabilito dal mercato e soggetto a variazioni di ordine temporale. Il tasso fisso, difformemente da quello variabile, è composto non soltanto dallo spread, ma anche dall’IRS, un indice determinato al momento della stipula del contratto ed immutabile per tutta la durata de mutuo. Un mutuo a tasso variabile consente, nella stragrande maggioranza dei casi, di ottenere dalla banca rate fortemente minori rispetto a quelle garantite dal mutuo a tasso fisso, ma la variabilità della rata è condizionata dall’indice Euribor prima descritto. 

Leggere attentamente il contratto

Prima di firmare qualsiasi contratto, sarebbe meglio farti consegnare dalla banca una copia del contratto stesso. Dopo essertelo fatto consegnare, dovrai leggere attentamente sia le condizioni che le eventuali clausole. In questo modo, tenderai acquisire una sempre maggiore dimestichezza con i termini che troverai. Dovrai puntare la tua lente di ingrandimento sulle modalità di erogazione. Molte banche richiedono al proprio cliente dei tempi di erogazione molto estesi, tempi che racchiudono sia una analisi istruttoria che la preparazione riguardante l’erogazione stesa del mutuo da concedere. Talvolta, questi potrebbero non essere sufficientemente celeri con quelle che sono le reali incombenze del cliente mutuatario. Mediamente, i tempi che bisogna considerare per l’erogazione del mutuo sono compresi tra i 40 ed i 50 giorni, periodo temporale che andrà ad iniziare a partire dalla richiesta di concessione del mutuo.

Valuta l’ipotesi della surroga

Tra le facoltà che il mutuatario possiede vi è quella della surroga. Per surroghe si intende la possibilità di trasferire il mutuo in corso da un istituto bancario ad un’altra banca. Solitamente, la surroga viene effettuata per consentire al cliente di trovare delle condizioni contrattuali più favorevoli. La surroga del mutuo non comporta degli oneri per chi la sottoscrive. Questo perché le spese legate al trasferimento del mutuo spettano esclusivamente alla seconda banca. Per risparmiare vanno quindi controllate tutte le condizioni offerte non solo dal proprio istituto di credito, ma anche da quelli concorrenti, chiedendo eventualmente la surroga qualora troverai condizioni più ragionevoli di quelle attuali.

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